La Spagna è quarta al mondo, dopo Stati Uniti, Cina e Giappone, per il numero di sperimentazioni cliniche avviate. Un dato in controtendenza rispetto al resto dell’Area Economica Europea (UK e Germania in calo). Spieghiamo il perché.
Solo il 20% degli studi clinici in Italia è no profit quindi “accademico”, contro l’80% sostenuto da aziende farmaceutiche, mentre quelli realizzati in Ue sono passati dal 18% del totale mondiale nel 2013 al 9% nel 2023.
Tutte le sperimentazioni cliniche (SC) in corso in Italia dovranno essere transitate in CTIS entro il 30 gennaio 2025 a meno che non siano terminate entro tale data.
Le SC con base legale Direttiva 2001/20/EC che non saranno transitate o saranno ancora in corso di transizione entro tale data saranno rispettivamente interrotte o sospese.
Si chiama “TrialGpt” il nuovo algoritmo di intelligenza artificiale (Ai) sviluppato dagli esperti del National Institutes of Health (Nih), che consente di eseguire il matching tra pazienti e studi clinici.
L’applicazione della medicina di genere nella ricerca non è ancora una pratica diffusa tra gli autori degli studi clinici. L’Istituto Superiore di Sanità, per agevolare questa diffusione, ha redatto un documento contenente le 'Linee Guida per l’applicazione della Medicina di Genere nella Ricerca Preclinica, Epidemiologica e Clinica'.
As part of our focus on sustainable science, we want the participants in our clinical trials to represent the people who may one day use our medical interventions.
Presentazione del VII Report ATMP Forum: tra regolamento HTA, nuova legislazione farmaceutica europea, risparmi a breve e lungo termine e pianificazione anticipata per garantire un accesso equo e tempestivo alle terapie avanzate.
Più 38 per cento: di tanto è aumentato il numero delle sperimentazioni cliniche a livello globale nell’ultimo decennio. A dispetto di quanto si possa pensare, però, il trend registrato in Europa è di segno opposto (-40 per cento).
Tempi più brevi: tanto per l’approvazione e l’avvio di uno studio clinico quanto per l’effettiva disponibilità di un farmaco oncologico già autorizzato a livello europeo. È quello che chiedono gli specialisti italiani, dalla platea del congresso della Società europea di oncologia medica (Esmo) in corso a Barcellona.
Nonostante i progressi straordinari, il settore delle terapie geniche e cellulari pediatriche è in grave crisi. Ricercatori americani esplorano le ragioni di questo fallimento, e le proposte innovative per salvare e rilanciare un settore vitale per il futuro della medicina pediatrica.