«Avere una macchina efficiente negli studi di fase 1 significa opportunità terapeutiche per i pazienti e un valore per il sistema scientifico e sanitario italiano», ha spiegato Francesco Perrone, presidente dell’Associazione Italiana di Oncologia Medica (Aiom), in apertura della Conferenza annuale, che si è tenuta dal 28 febbraio al 1 marzo a Torino