In Italia almeno 2mln hanno ricevuto diagnosi, il 70% in età pediatrica. Il tema affrontato al XLV Congresso nazionale Sifo a Napoli. Corsetti (Asc Sifo - Bambino Gesù): "IA leva importante. Vari gli ambiti applicativi, come la scoperta di target farmacologici importanti e il successivo sviluppo industriale".
Per le persone affette da sclerosi multipla, l’intelligenza artificiale può aiutare a ricevere trattamenti su misura, che si adattano al progresso della malattia. Le stesse potenzialità potrebbero essere utilizzate anche in caso di un melanoma.
Dalla chirurgia bariatrica e metabolica a quella dell’ernia della parete addominale fino a quella pancreatica, gastrica e colorettale, i robot sono pronti a soppiantare la tradizionale laparoscopia in sala operatoria.
L’IA promette di migliorare la pratica clinica e di rivoluzionare la medicina di precisione, ma richiede una gestione attenta delle nuove responsabilità etiche e legali per garantire che il suo impiego sia sicuro ed efficace.
La ricerca sulle malattie rare sta facendo importanti passi avanti. L’AI può interviene in più aspetti: dalla ricerca di base fino alle applicazioni diagnostiche e cliniche.
Pubblicato il documento nel quale sono stati analizzati fatturati, normative nazionali ed europee e budget impact. In un contesto italiano “povero” di specifiche norme, si guarda con interesse il "modello Emilia-Romagna".
Questo investimento potrebbe anche evitare circa 7 milioni di eventi acuti e ricoveri ospedalieri, riducendo significativamente la pressione sui sistemi sanitari in tutto il mondo.
Il primo progetto pilota si avvarrà di una struttura inizialmente di circa 1000 metri quadri, ristrutturata secondo il modello costruttivo del Mercy Virtual Care Center o simili. L’ospedale virtuale sarà replicabile in ogni territorio.
In un volume di FADOI (internisti ospedalieri) e Fondazione Tendenze Salute e Sanità (TESSA) il punto sulla nuova frontiera digitale della medicina. Dal 19 al 20 settembre al Politecnico di Milano se ne parlerà agli Stati generali della Sanità e delle Terapie digitali.
Si tratta del primo dispositivo software per apparecchi acustici da banco, Hearing Aid Feature, destinato all'uso con le versioni compatibili delle cuffie Apple AirPods Pro. Utilizza una strategia di auto-adattamento e gli utenti possono regolarla per soddisfare le proprie esigenze uditive senza l'assistenza di un audioprotesista.