Anni prima che gli aggregati di tau diventino visibili nelle scansioni cerebrali dei pazienti con malattia di Alzheimer, un test sviluppato presso la Scuola di Medicina dell’Università di Pittsburgh può rilevare piccole quantità della proteina tau incline all’aggregazione e le sue forme patologiche mal ripiegate che si accumulano nel cervello, nel liquido cerebrospinale e potenzialmente nel sangue, secondo una nuova ricerca pubblicata oggi su Nature Medicine.