L’INRiM e il Politecnico di Torino sviluppano un nanodispositivo che simula la memoria umana
Nelle scorse settimane sulla rivista Nature Communications è stato pubblicato un articolo dal titolo “Tomography of memory engrams in self-organizing nanowire connectomes” nel quale i ricercatori dell’INRiM e del Politecnico di Torino hanno riportato come il processo di consolidamento della memoria umana possa essere emulato con successo anche in nanodispositivi artificiali.
Molti dei device di uso quotidiano sono dotati sia di memoria che di spazio di archiviazione artificiali, e dunque parlare di dispositivi tecnologici in grado di memorizzare dati e informazioni, almeno in apparenza, non sarebbe classificabile come un argomento innovativo.
La memoria artificiale implementata fino ad oggi non è mai riuscita ad emulare il funzionamento di quella umana, anche perché quest’ultima è un ambito neurologico ancora in fase di studio che solo negli ultimi anni è stato oggetto da importanti scoperte.